sabato 4 ottobre 2008

Clad, Song Of Arabia

442498179.jpgQuando scrivevo per Tutto Musica & Spettacolo, il mensile di 1931018522.jpgTV Sorrisi E Canzoni, -siamo nel 1986- ebbi la possibilità di partecipare alla realizzazione di un paio di progetti discografici, sia come Produttore che come Autore di testi.

Il primo approcio con l'ambiente musicale fu un gruppo di raggazzi della Bassa Pianura Modenese. Due li conoscevo bene gli altri due provenivano di un comune a pochi km da dove abitavo.

Si presentarono una sera a casa tutti e quattro. Avevano già il nome del gruppo, alcuni progetti, che si dovevano rivedere, per non dire anche rifare, ma avevano quella carica che mi entusiasmo per aiutarli e partecipare con loro a questo primo progetto.

Loro erano i CLAD.

Dovete sapere che sono nativo di Mirandola -di cui parleremo un'altra volta-, provincia di Modena. Mirandola, era, ora non la ritengo tale, una ridente cittadina della Bassa Pianura Padana Modenese. Per chi non rammenta qui è nato Giovanni Pico della Mirandola -di cui parleremo un'altra volta-. A Mirandola sono stati sfornati più di un musicista di fama nazionale e internazionale, come Mauro Malavasi e Rudy Trevisi -di questi personaggi illustri, insieme ad altri, ne parleremo in un altro momento-.

Mi diedi da fare, avendo accettato l'incarico come produttore. Trovai una casa discografica, la Panarecord di Milano.

Come dicevo, i CLAD avevano dei brani musicali, da discoteca, ma sentivo che mancava qualcosa. Interpellai gli amici di allora, più che altro giornalisti, editori. Mi consigliarono un nome per l'arrangiamento. In quel periodo era libero, per la maggiore realizzava musiche di spot pubblicitari. Questi amici mi dissero, dopo avere ascoltato alcuni brani, che lui avrebbe sicuramente accettato il lavoro.

1274987363.jpgPersonalmente, pur lavorando con periodici musicali, non lo conoscevo. Avevo sentito parlare del suo gruppo musicale, scioltosi da tempo, ma di lui non sapevo nulla. Mi recai a casa sua, in una grande via di Milano. Suonai al campanello Shel Shapiro -sinceramente sul campanello un'altro nome, quello della moglie-.

Mi trovai di fronte questa persona che aveva capelli brizzolati e lunghi. Alto. Che parlava, e contiua ancora a parlare un italiano macheronizato con stile inglese. Lo trovai subito simpatico. Pur non dovendolo intervistare, parlammo per circa un paio d'ore. Ascoltò alcuni brani. Accettò di fare l'arrangiatore e il produttore esecutivo del primo brano musicale dei CLAD. La stretta di mano fu il nostro contratto.

Shel Shapiro propose come sala d'incisione la Lark Studio's di Carimate.

2076621538.jpgNessuno di noi sapeva dove si trovava la Lark Studio's, 1969299773.jpgma quando ci trovammo di fronte un castello e una sala d'incisione così ben attrezzata, l'entusiasmo salì alla stelle. Alla Lark Studio's, tra il 1984 e il 1987, hanno inciso importanti cantanti e gruppi come gli Yes, Paul Young, Nena, PFM, Fabrizio De André, Enzo Avitabile, Gaznevada, Shel Shapiro, Pino Daniele, Ivano Fossati, Josè Louis Rodriguea, Tracy Spencer, Alice, Peter Gabrile, e tanti altri.

I CLAD facevano parte della Banda Cittadina di Mirandola. Sono quattro personaggi dal carattere, temperamento e costumi profondamente diversi ma legati indissolubilmente dalla medesima passione per la musica ed inoltre, tutti con una grossa culture musicale.

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Nella foto, apparsa su Tutto Musica & Spettacolo sono insieme a Lena Biolcati.

Da sinistra a destra abbiamo:

Claudio Bergamini, suona il sax, ma la sua storia musicale è legata al clarinetto. Ha un lungo curriculum concertistico e denso di successi: trasmissioni televisive, concorsi nazionali ed internazionali, giungendo una volta primo e poi terzo al prestigioso Concorso Internazione Città di Stresa. Collabora con diverse orchestre sinfoniche.

API, pseudonimo di Alberto Provasi, studia musica dall'età di cinque anni. Frequenta successivamente il conservatorio nella classe di ottoni ma, in seguito, scopre una forte attitudine per gli strumenti elettronici. Era e rimane il più estroso ed il più pazzo del gruppo.
Davide Pavarotti, ha studiato pianoforte e sassofono.
Antonella Bergamini, è infine la nota femminile del gruppo, la più giovane, all'incisione del disco aveva solo 16 anni. Giovane, come sono giovani i suoi hobby, la sua voglia di vivere, il suo look. Canta praticamente da quando è nata, piena di grinta, è in tutto e per tutto la "voce" dei CLAD.

Si, state pensando correttamente, Claudio e Antonella, sono miei fratelli.

L'immagine riporta la recensione apparsa su TV Sorrisi E Canzoni.

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Il loro primo 45° e 33° -per le discoteche- che ne uscì, che oggi è suonato in molte discoteche internazionali ed appare in varie compilation, è Song Of Arabia.

Song Of Arabia

(Clad - Shel Shapiro)

716155533.jpgI walked in the moonlight

The deserts a strange emotion

The silence sorrounds me

Like a beach that's lost an ocean

I hear voices in the distance

There's a person on my mind

He's a mirage he's a vision

Of another time

And baby's come back

To your side

She's kown that there's nowhere she can hide

And that she's in love with you

Song of Arabia

And baby's come home

And she's sure

Tonight is the night

She was waiting for

Song of Arabia

The perfume excites me

And fear of the unknow latent

The music invites me

and even if none's waiting

I hear voices in the distance

There's a person on my mind

He's a mirage he's a vision

Of another time

And baby's come back

To your side

She's kown that there's nowhere she can hide

And that she's in love with you

Song of Arabia

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And baby's come home

And she's sure

Tonight is the night

She was waiting for

Song of Arabia

I CLAD hanno partecipato a varie trasmissioni televisive tra cui il Festivalbar e Tutto Musica & Spettacolo, trasmesse dal circuito mediaset, nel 1986. Di seguito riporto due video apparsi su Canale 5.

Se non compaiono i due filmati potete cliccare qui per il primo video e qui per il secondo video.














1 commento:

Ivan ha detto...

Scopro questo articolo solo adesso :-)
Avevo solo 13 anni ma li ricordo bene: sarebbe interessante se potessero avere una pagina su Facebook