Da tempo non parlo di calcio. Da tempo non commento il calcio. Da tempo preferisco commentare e parlare di altro. Ma questa sera, alla partita inaugurale della Nostra squadra Italiana agli Europei 2008, mi ritrovo qui, a battere sulla tastiera del computer per commentare e parlare di calcio.
Ho visto un'Olanda, in questa partita, dei tempi di Van Basten e di Cruijff.
Ho visto un'Italia stanca, scoordinata, non concentrata, sinteticamente direi "brocca".
Dopo i mondiali, vinti dalla Nostra Italia, non ho seguito le vicissitudini del calcio, o meglio, non con accanimento. Forse anche perchè ho trovato presso i clienti giornalieri un non interesse al calcio che non ho mai visto prima - oggi hanno altri problemi di vita quotidiana da risolvere -. Tuttavia sono sempre stato aggiornato dai parenti, in particolare da mio Papà Enzo, che ogni giorno, da anni, continua ad acquistare l'indimenticabile 'Tuttosport', a cui ogni tanto getto l'occhio quando mi presento a casa sua. Sport che seguo comunque ascoltando radiogiornali, o sbirciando raramente la TV (ormai mezzo sconosciuto) per seguire le 'copie' dei telegiornali.
Forse - come ho visto e continuo a notare presso clienti - è uno sport che ha stancato e continua a stancare, non essendo più lo stesso di alcuni anni fa. Oggi sento parlare di questo sport solo per i folli guadagni che alcune persone percepiscono per 'correre dietro ad un pallone', o di 'veline' pronte a tutto pur di essere riprese e immortalate con un calciatore per guadagnarsi una pagina su periodici: un bene per la propria immagine e carriera.
Non volevo guardare questa partita, ma da Italiano, non ho voluto mancare all'evento. Non critico il coatch/allenatore Donadoni e tanto meno i giocatori, anche se qualche cosina si è vista solo nel secondo tempo quando la Nostra squadra giocava con tre punte. Mi permetto solo di dire che non si vede una squadra di calcio Italiana da tempo. Ultimamente abbiamo una squadra che ranca ad ogni partita, una squadra composta da buoni e ottimi calciatori, ma che quando giocano tra loro, sembra non dimostrino l'esistenza della stessa squadra, del gruppo, dell'Italia. Forse è un sintomo dell'andamento economico italiano?
Non c'è motivo di sacrificare il coatch Donadoni e la relativa squadra sul rogo e alla gogna. In fin dei conti: ce lo meritiamo.
Ha fatto bene l'emerito Buffon, a fine partita, a chiedere scusa agli Italiani, ma non vorrei che siano scuse, gettate lì, consci del fatto che non hanno giocato, che hanno (direi abbiamo) subito tre buone "sberle", e che ora non hanno scusanti se non si riesce andare oltre queste qualificazioni: si è perso la prima partita.
Non vorrei essere ne un inquisitore ne altro, ma di certo i nostri giocatori oggi sono 'sazi' della loro pluri-milionarità di guadagni, quando in Italia più del 50% arranca per giungere alla fine del mese.
Già all'Inno Italiano si percepiva che qualcosa non funzionava. Commovente sentirlo, ma spiacevole recepirlo nello scordinamento del canto.
Si, ho visto giocatori stanchi, arrancare dietro una palla, pesanti, non coordinati, non percettivi. Ora dovranno rimettersi in gioco, ma avranno molte scusanti per giustificare un eventuale non passaggio del turno, come la mancanza di Cannavaro o il non utilizzo di Del Piero fin dai primi minuti.
Oltre alla partita deludente, come ultima chicca porrei i cronisti: deludenti più dei calciatori, non sprizzavano in nulla, le voci erano noiosissime, senza emozioni, con commenti blandi e banali, e anche troppo giustificativi.
Comunque, saremo presenti alla prossima partita contro la Romania. In fondo, l'Italia,è sempre l'Italia.
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