mercoledì 11 giugno 2008

Amazzonia, scoperti gli Uomini Rossi

0ec8f48908a1f147e70e75380fe05046.jpgAgli inizi del terzo millennio industrializzato e computerizzato, la notizia dovrebbe fare scalpore. La notizia non è da sottovalutare, e sicuramente, come il sottoscritto, si riteneva che tutto il Pianeta fosse ormai stato scoperto, non solo dagli esperti umani – archeologi, ricercatori, scienziati, etc. - ma anche dagli esperti elettronici - i satelliti - che ininterrottamente setacciano la Terra per il controllo della quotidianità o più semplicemente per la ricerca di nuove fonti.

671b122c94c5bad199fd63568d404ced.jpgLascia tuttavia perplessa la scarsa disponibilità dei media nell’approfondire l’argomento: la notizia esce in sordina, prima su internet, e successivamente sui quotidiani e periodici, ma con piccoli e brevi trafiletti.

2218f12ea4b78bd6cce1d12bfdc2caae.jpgLa prima impressione osservando le poche foto pubblicate sui vari siti internet, è stata quella di trovarmi di fronte ad una nuova versione di WarCraft, il famoso videogame giunto alla terza edizione, che ha fatto vittime sia di adulti che di adolescenti tenendoli incollati allo schermo del computer. La grafica è simile. Le figure umane riprese dalle immagini sono identiche ai personaggi del game: un mondo reale, ma che diventa irreale, dove i protagonisti sono delle persone, Indios, che impauriti e terrorizzati imbracciano le lance e lanciano frecce con dei grossi archi, mentre altri stanno a guardare, per abbattere il grande uccello di metallo che sorvola sulle loro teste, ormai disturbati nella loro intimità e nella loro natura.

4f031a067fae08301048d1f23effe726.jpgQuesta è una delle ultime tribù di persone che non sono mai state contattate dall'uomo industrializzato. Almeno è quello che pensiamo noi, in realtà vi sono persone scomparse in quella zona, che non hanno mai fatto più ritorno alle loro abitazioni, e di loro non sappiamo più nulla. Una tribù scoperta nell'Amazzonia occidentale dalla fondazione governativa brasiliana Funai. La tribù ha il villaggio adiacente al confine tra il Brasile e il Perù, in un'aerea protetta dal punto di vista etnico e ambientale lungo il Fiume Evira.

Dalle foto che la fondazione è riuscita a scattare ha stilato un documento dove emerge che:

- sono guerrieri forti e in buona salute

- il villaggio è composto da sei grosse capanne costruite in un'area della foresta ripulita dalle piante

- alla tribù viene fornito il nome di “Uomini Rossi” perché dalle immagini si vedono uomini completamente dipinti di rosso

- il loro accampamento, fatto di alcune capanne ottenute in uno spiazzo di foresta ripulito dagli alberi

- l'accampamento sembra abitato in modo permanente, vista l'attività che vi è attorno ad esso

- alcuni uomini, ad esempio, stanno in prossimità di una pianta portata lì da poco per essere lavorata

- questi gruppi non sono mai stati contattati ufficialmente né dal Funai, né da altre persone e questo per permettere loro di avere una propria totale autonomia e per evitare l'arrivo di curiosi o pseudo-ricercatori.

d59eb95f4d11388cff289d24f9bcf788.jpgSurvival International, un'associazione internazionale che si occupa di preservare queste tribù, ha fatto sapere che questi indiani sono in serio pericolo di sopravvivenza a causa del taglio illegale fatto soprattutto in Perù, che sta spingendo queste piccole popolazioni di uomini, che non dovrebbero essere di più di 500 unità, verso il Brasile, dove la situazione non è migliore.

ac98eff2bc3da76c3641d395e8e1ea43.jpg"Quello che sta succedendo nella regione è un crimine enorme contro la natura, le tribù, la fauna, ed è un’ulteriore testimonianza della completa irrazionalità con cui noi, i ’civilizzati’, trattiamo il mondo" ha detto José Carlos Meirelles, della Survival International.

db9745f7d6e04df026c9844894ab49e3.jpg"Per fortuna quest'ultima testimonianza ci dice che popolazioni ancora mai contattate dalla civiltà industrializzata esistono ancora. E' la speranza che una parte di Amazzonia sopravvive agli interessi dell'uomo industrializzato" ribadisce Stephen Corry, Direttore di Survival International.

4b478368cf8c0b0bdf1c877a1cbb8581.jpgAl mondo esistono non più di 100 tribù mai contattate e la maggior parte di esse si trova in America meridionale, soprattutto tra Brasile e Perù. Altre se ne trovano in Australia, in Nuova Guinea e nelle Isole Andamane.

ac169af6366fbe407f6de3a52db89911.jpgDa quanto emerso noi possiamo solo concludere dicendo che al mondo esiste ancora poco di veramente naturale, non roviniamo quel poco che c’è. Lasciamo vivere in pace queste popolazioni e non intromettiamoci nella loro vita nel loro abitat che sopravvive da secoli, nascosti e sopravvissuti da quella che noi chiamiamo civiltà, con le nostra voglia di rovinare tutto quello che incontriamo.

bac1f1e3bf8644fcbeb9fa0c601233ed.jpgMa sarà così? Non credo, oggi, o meglio da alcuni secoli nella fede della civilizzazione e globalizzazione l’Animale Uomo, sta avanzando senza misura, senza ritegno e rispetto di se stesso, nella distruzione di tutto ciò che lo circonda e principalmente di se stesso.

Per ulteriori informazioni visita il sito della Survival International: http://www.survival-international.org

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